Si è sposata un'amica di mia madre: 65 anni.
Gli auguri fioccano da una parte all'altra, tra sorrisi stupiti per la "meravigliosa notizia". Tutti sembrano anche emozionati, perché come si dice "l'amore ti cade addosso quando meno te l'aspetti".
Tutti. Tranne me.
Io non sono felice per lei.
Io sono invidiosa di lei.
Sono arrabbiata, frustrata....terribilmente invidiosa. Forse perché in me l'amore ha cambiato colore, non è più dipinto di rosso acceso, ma di un nero che copre ogni altra sfumatura. L'ho ricercato, protetto, l'ho difeso, raccontato, nascosto e, in cambio, non ho ottenuto quello che ho dato e ora è diventata una lotta continua tra noi.
Tra lui che cerca di insinuarsi dappertutto, cercando di convincermi dell'esistenza di parole come speranza, pace, felicità, serenità e me che non credo più a niente che non sia sentito a pelle.
Bei tempi quelli in cui dire ti amo faceva tremare le gambe e sospirare il cuore. Quelli in cui l'attesa di un "anche io ti amo" valeva ogni palpitazione e rossore.
Ora provo solo rabbia quando vedo che c'è ancora chi riesce ad emozionarsi all'idea di regalarsi ad un altro individuo, che si fida a donare la propria vita a qualcun altro senza sentirsi indifeso e impaurito.
Provo rabbia e un pizzico di malinconia della Me che ero e mi dispiace non essere riuscita a proteggerla da tutto ciò che ha cancellato il meglio che avevo.
~Luce Nera